Campione svizzero un anno fa a Bellinzona tra gli U16, vincitore tra gli U18 ai campionati invernali pochi mesi fa, finalista agli svizzeri assoluti, domato solo da un certo Henri Laaksonen. Non solo, proprio in coppia con il numero tre del tennis elvetico, in febbraio ha vinto il doppio di Coppa Davis contro la Svezia. Non ci sono dubbi, i risultati raggiunti da Jérôme Kym (a destra nella foto scattata durante la premiazione dello scorso anno ai CS disputati in Ticino) nell’ultimo anno sono di tutto riguardo e ai Campionati svizzeri juniori al via oggi sui campi di Bellinzona, Giubiasco e Locarno, tanti occhi saranno puntati su di lui, il più giovane tennista mai schierato dalla Svizzera nella storica competizione per nazioni.
- Cosa ha significato per te il Campionato svizzero Junior 2018?
“Dopo il mio trionfo in inverno è stato bello potere diventare campione svizzero U-16 anche in estate.” - Ti è piaciuto il torneo in Ticino?
“Sì, è un posto bellissimo dove ci si sente subito a casa.” - Non possiamo fare a meno di porti una domanda sul tuo brillante debutto in Coppa Davis: avevi un po’ di paura nel debuttare così giovane?
“No, non avevo paura, solo una grande gioia. Ero molto motivato, mi sono preso tutti i rischi e ha dato i suoi frutti.” - Qual è la differenza principale tra le sfide dei giovani e il mondo dei “grandi”?
“C’è una grossa differenza di livello, le palle tornano indietro con più costanza e devi sempre rimanere concentrato”. - Ti senti come un altro tennista ora che il pubblico conosce il tuo nome?
“No.” - Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
“Il mio prossimo grande obiettivo è qualificarmi per il torneo giovanile di Wimbledon.” - Chi è il tuo modello?
“Roger Federer e Juan Martin del Potro.” - Quali sono i tuoi punti di forza?
“Servizio e dritto.” - Quanti sacrifici richiede il tennis per te?
“Non passo molte settimane all’anno con la mia famiglia e devo allenarmi duramente.” - Quali consigli vorresti dare su chi parteciperà ai Campionati Junior di quest’anno?
“È un torneo come gli altri: divertirsi e giocare.”