Alex Iwobi non sta brillando nell’Everton di Carlo Ancelotti. L’ex promessa del vivaio dei Gunners si sta a fatica integrando negli schemi dell’allenatore italiano e, attraverso i social, ha esternato il suo malcontento, dichiarando di essere felice di poter giocare “nel suo ruolo” almeno in Nazionale. Non si è fatta, però, attendere la risposta di Ancelotti che con aplomb ha chiesto: ” Dove vuoi giocare, Alex Iwobi?”.
“Lui è l’esempio perfetto di come un giovane deve comportarsi per arrivare fra i grandi. Lavora duro, ascolta ed è sempre in orario.” Così Thierry Henry parlava di Alex Iwobi appena cinque anni fa. Esploso in una notte di Champions League, il giovane attaccante nigeriano aveva conquistato Wenger in una tournée estiva, per diventare una delle nuove promesse della Premier e del calcio africano in pochissimi mesi.
Su di lui pesava l’importante eredità dello zio, Jay-Jay Okocha -di cui ricorda le movenze e la fantasia – e di un movimento, quello nigeriano, alla ricerca della sua nuova next big thing. Nella sua prima vera stagione da titolare Alex raccoglie 4 gol e 8 assist in 38 presenze, mantenendo numeri simili anche nella successiva. Mentre tutti ne tessono le lodi, cominciano però a sorgere i primi dubbi sul vero ruolo del nuovo talento dei Gunners.
Wenger aveva detto di lui: “In lui vedo un giocatore creativo, che lavora molto e ha un grande spirito di squadra. Può giocare sulle fasce o al centro, quindi è molto interessante“. Ma è quello di Mikel Arteta, oggi allenatore dell’Arsenal, il commento che più incarna il carattere multiforme del talento di Iwobi: “È versatile e ha una qualità che non hanno molti attaccanti: una visione di gioco a 360 gradi, tipica di un centrocampista”.

La stagione 2018/2019 vede, dopo più di vent’anni, un nuovo allenatore seduto sulla panchina dell’Arsenal: Unai Emery. Iwobi diventa uno dei pilastri su cui rifondare la nuova squadra, orfana non solo del ct francese, ma anche di Santi Cazorla e Per Mertesacker. Il giovane attaccante nigeriano giocherà la sua stagione più convincente all’Emirates. In 51 presenze, Iwobi segnerà 6 gol e metterà a referto 9 assist, contribuendo a portare i Gunners in finale di Europa League, poi persa a favore del Chelsea di Maurizio Sarri.
Nonostante il finale amaro, la storia fra l’Arsenal e Alex Iwobi sembra solo all’inizio: la versatilità del nigeriano è una caratteristica che Emery sembra ben valorizzare e nessuno si aspetta il clamoroso addio dell’estate 2019. In extremis, allo scadere della finestra estiva, infatti, l’Everton annuncia l’acquisto del promettente attaccante, strappato ai Gunners per circa 43 milioni di euro.
La stagione 2019/2020 comincia per l’Everton con Marco Silva in panchina. Il tecnico portoghese ha un progetto ambizioso, ma i risultati tardano ad arrivare e prima ancora di mangiare il famigerato panettone il tecnico ex Wolves viene licenziato. Al suo posto, il 21 dicembre 2019, viene annunciato l’arrivo di Carlo Ancelotti. Come per un segno del destino, Iwobi – fino ad allora autore di un solo gol ed impiegato su tutti i fronti della trequarti- si infortuna e rimane fuori per un mese. Con la stagione interrotta e riavviata a causa del Covid, il suo primo anno si concluderà con 2 gol e un assist in 29 presenze.
La prima grande differenza con il suo passato ai Gunners si nota dallo schieramento in campo. Se con Unai Emery, il nigeriano partiva spesso e volentieri da sinistra, prima con Marco Silva ma poi soprattutto con Ancelotti, Iwobi comincia a diventare esclusivamente un esterno di destra. Soprattutto nella stagione in corso, la prima vera con il tecnico italiano alla guida, l’ex Arsenal ha giocato una sola a volta a sinistra e ben 28 fra il ruolo di esterno destro offensivo alto e esterno destro del centrocampo a quattro.
La stagione di Iwobi al momento non sta regalando grandi emozioni: un gol e due assist in 24 presenze non sono certo un bottino soddisfacente per la grande promessa di cui Henry aveva parlato così bene. Eppure è evidente come il raggio d’azione dell’ala nigeriana si sia sempre più arretrato con l’arrivo di Ancelotti ai Toffees. Nel 4-4-2 che tanto ha fatto discutere nel suo breve trascorso napoletano, Iwobi può occupare solo una posizione da centrocampista esterno; ruolo che per compiti difensivi e per distanza dal reparto offensivo poco si presta – secondo lo stesso attaccante nigeriano – alle sue caratteristiche.

Ancelotti si è detto pronto ad accettare le proposte di ruolo che Iwobi potrebbe avanzargli dicendo di essere disposto a farlo giocare sia da 9 che da 10. In verità le alternative tattiche finora offerte dallo staff italiano non sembrano lasciar spazio ad altre posizioni per Iwobi che, se dovesse giocarsi un posto da terminale offensivo, avrebbe una concorrenza agguerrita e probabilmente molto difficile da scalfire. Non resta che attendere di vedere come finirà questo confronto accesso e scoprire che ne sarà dell’ex promessa di casa Arsenal.