A Noale sono passati dal non essere considerati, o comunque poco o nulla, a essere la casa più chiacchierata di tutto il paddock della MotoGP. Il tutto nell’arco di un paio di settimane, forse anche meno. Aprilia è ora davvero sulla bocca di tutti – che di per sé è un bene – e non è da escludere che nei prossimi giorni ci possano essere ulteriori novità. Ma andiamo per ordine.

IL VUOTO

Dalle parti di Noale, il 2021, peggio, non poteva proprio iniziare. Nel mese di febbraio la prematura scomparsa del grande Fausto Gresini – che aveva intrapreso una lunga battaglia per sconfiggere il coronavirus – travolge il team veneto e il resto del paddock. Un velo di tristezza accompagna inevitabilmente i primi giorni di test a Valencia. Oltre all’enorme dispiacere umano, la morte di Gresini è una batosta pazzesca per Aprilia, privata di una figura chiave che per anni aveva rappresentato la mente, il braccio e l’anima del team. Tuttavia, da questa mazzata psicologica il box risorge con audacia e più grinta che mai, aumentando sensibilmente le proprie ambizioni. 

Fausto Gresini

IL POST GRESINI

La scomparsa di un mentore come Gresini scuote tutti, in particolare Aleix Espargarò, pilota esperto e uomo simbolo del team. Lo spagnolo, pur dimostrando spesso e volentieri di essere tra i più veloci, nel 2020 non è mai riuscito a raccogliere risultati concreti. Tuttavia l’assenza nel box del manager imolese funge addirittura da stimolo per il 31enne catalano che sembra uscirne più forte e più carico. Il più grande dei fratelli Espargarò, infatti, ai test di Losail, domina, chiudendo in più di un’occasione tra i primi, girando fortissimo come in pochi forse si aspettavano. Aleix corre come un fulmine con i fatti e con le parole e, al termine della seconda giornata dei test in Qatar (che chiude in vetta) dichiara: «Sono stufo di fare sempre dodicesimo, quest’anno voglio salire sul podio. Dedico il primo posto a Fausto». Parole importanti. Utopistico ipotizzare Espargarò e Aprilia nel gruppone dei migliori per tutta la stagione. Uuna cosa, però, è certa: almeno per le prime due gare in Qatar (circuito amico delle moto veloci e Aprilia lo è), Aleix è uno di quei piloti che può seriamente puntare ai primi tre posti.

Dovizioso Aprilia
Andrea Dovizioso

IL RITORNO DEL DOVI?

In più, a mettere altra carne sul fuoco ci ha pensato Andrea Dovizioso. Il pilota italiano, tre volte vicecampione del mondo alle spalle del “marziano” Marc Marquez, avrebbe dovuto guardare il Mondiale da casa, dedicandosi esclusivamente al suo hobby, la Motocross. A fine anno avrebbe deciso se appendere il casco al chiodo o se interrompere l’anno sabbatico per tornare in MotoGP nel 2022. A cambiare le carte in tavola, però, ci ha pensato nuovamente il team di Noale. Lasciando tutti sbigottiti, Aprilia ha invitato il “Dovi” a prendere parte ai test di Jerez de la Frontera verso la metà di aprile. La notizia ha letteralmente acceso gli animi di tutti gli appassionati e addetti ai lavori, entusiasti all’idea di rivedere Dovizioso su una MotoGP. Non sappiamo se innescato dal troppo entusiasmo oppure se c’è qualcosa di vero, ma l’idea di un possibile ritorno dell’anti-Marquez per eccellenza non può che scaldare i cuori. Per ora non si sa in quale veste, anzi Aprilia ci tiene a rimarcare che Dovizioso svolgerà soltanto dei test. Tuttavia una MotoGP non si fa provare a chiunque. Per farlo devi essere spinto da un chiaro piano tecnico.

La soluzione più plausibile pare quella del test-rider, anche perché Aprilia e il britannico Bradley Smith non hanno ancora fatto la pace. Il ruolo è quindi vacante e Dovizioso potrebbe gradire un impiego saltuario, meno stressante e più vicino alla sua idea di anno sabbatico. Tuttavia, l’idea di rivederlo in sella a tempo pieno sta prendendo sempre più piede nelle ultime ore, anche perché le prestazioni dell’altro pilota italiano, vale a dire Lorenzo Savadori (nel box assieme ad Aleix Espargarò) non stanno convincendo, complice – va detto – anche un infortunio a una spalla che ha influito non poco nei test. Ma il problema con Savadori, infortunio o non infortunio, sembra essere alla radice. Aprilia infatti vuole innalzare le proprie ambizioni e la poco esperienza del classe ’93 di Cesena, in tal senso, non si sposa granché con il progetto; che sia, dunque, il momento di Dovizioso?

Sky Racing Team VR46

TEAM SATELLITE

A tutto questo, infine, mettiamoci anche altre ambizioni, questa volta riguardanti più il futuro che il presente di Aprilia. La squadra veneta, infatti, pare in procinto di firmare con la Dorna un accordo per disporre nel 2022 di un team satellite. In cima alla lista di Massimo Rivola – amministratore delegato di Aprilia – un solo nome, e che nome… La VR46 di Valentino Rossi, la cui squadra è sponsorizzata in pompa magna da SKY, brand che, peraltro, compare da anni ben visibile anche sulle carene di Aprilia. Come si dice? Se due più due fa quattro…