IL 29 MAGGIO IL CAMPIONATO BRASILIANO RIPARTE DAL 2° SUCCESSO CONSECUTIVO DEL FLAMENGO
In un Brasile messo in ginocchio dalla pandemia, sembra che sia solo il Futebol a reggere. Le ultime due vincitrici della Copa Libertadores sono verdeoro (Palmeiras e Flamengo), mentre la nazionale si presenta alla Copa América da detentrice e favorita.
La scorsa edizione è stata caratterizzata dalla lunghezza (da agosto 2020 a febbraio 2021) e dalla solita mancanza di serenità per gli allenatori (solamente 3 panchine sono durate fino alla fine).
Le note liete sono il ritorno nella massima serie della Chapecoense (allenata dall’ex Reggina Mozart) e la conferma del RB Bragantino, succursale brasiliana del progetto Red Bull.
IL CALCIOMERCATO
Con un’economia devastata dal coronavirus, i maggiori movimenti sono stati scambi, prestiti ed arrivi a parametro 0.
Il Flamengo dell’ex portiere goleador Rogerio Ceni ha rinforzato la difesa con Bruno Viana (in prestito con riscatto dal Braga), ma il sogno resta l’arrivo di Arturo Vidal. L’organico rubro-negro è ricco di ex Serie A, come Gabigol, Pedro (riscattato dalla Fiorentina dopo le 13 marcature), Gerson, Isla e Diego.
L’Internacional de Porto Alegre, secondo dietro i rossoneri, ha cambiato tecnico: lo spagnolo Miguel Ángel Ramírez, reduce dalla vittoria con gli ecuadoriani del Independiente del Valle della Copa Sudamericana nel 2019. L’unico arrivo è il ritorno in Brasile del capitano dello Shakhtar Donetsk Taison, mentre molto importante è stata la conferma del tandem d’attacco Thiago Galhardo – Yuri Alberto (27 gol in due la scorsa stagione).
Il Palmeiras, settimo l’anno scorso, confida nella crescita dei suoi giovani. Per puntellare la squadra è arrivato dal Nizza Danilo Barbosa, ma lo zoccolo duro è quello dei veterani. Su tutti c’è il capitano Felipe Melo, accanto a Luiz Adriano (ex Milan e Shakhtar Donetsk) e Gustavo Gómez (ex Milan e Lanus).

Terzo nello scorso torneo, l’Atlético Mineiro è stato quello più attivo sul mercato. Per 10 milioni complessivi sono stato acquistati gli argentini Matías Zaracho (dal Racing) e Ignacio Fernández (dal River Plate), mentre dalla Cina e dal Messico sono arrivati, svincolati, Hulk e Edu Vargas.
Il São Paulo si presenta invece guidato in panchina da Hernan Crespo (reduce dalla Copa Sudamericana vinta l’anno scorso con il Defensa y Justicia) e sul campo da Dani Alves. Dalla Cina sono rientrati Miranda ed Eder, mentre dal Cruzeiro è approdato il terzino colombiano Orejuela (ex Ajax).
Il Santos, solo ottavo, punta sul sempre florido vivaio di Vila Belmiro, e non ha praticamente fatto mercato, riuscendo però a confermare il miglior giocatore dello scorso torneo, l’ala Marinho, autore di 17 reti.
DA TENERE D’OCCHIO
Il nome sulla bocca di tutti è quello di Kayky (2003), ala destra del Fluminense. Già acquistato dal Manchester City (10 milioni di base fissa + 15 di premi), è paragonato a Neymar per la sua velocità e la sua capacità di saltare l’avversario.
L’altro nome caldo è quello di Angelo Borges (2004), anche lui ala destra, del Santos. Lo scorso 7 aprile, segnando nella partita tra San Lorenzo e il Peixe, è diventato il più giovane marcatore di sempre della massima competizione per club del Sudamerica.
Nello stesso spogliatoio di Kayky troviamo anche Marcos Paulo (2001), passaporto portoghese, centravanti su cui ci sono Inter e Atletico Madrid, e Calegari (2002), terzino vicino alla Fiorentina a gennaio.
Compagno di squadra di Angelo è invece il centravanti Kaio Jorge (2002). Attaccante veloce e abile nel dribbling, nel mondiale Under 17 del 2019 è arrivato terzo nella classifica dei marcatori. Per lui si parla da diversi mesi di forti interessamenti di Napoli e Juventus.

Il Palmeiras, dal canto suo, ha un terzetto molto promettente. I due centrocampisti Danilo (2001) e Gabriel Menino (2000, visionato attentamente dal Chelsea), ma soprattutto Gabriel Veron (2002). Ala sinistra velocissima, miglior giocatore del mondiale Under 17 del 2019, ha una clausola rescissoria da 60 milioni e su di lui ci sono le big europee, Manchester United e Barcellona su tutte.
A São Paulo sperano che il 2021 sia l’anno della consacrazione per Igor Gomes (1999). Trequartista elegante, agli addetti ai lavori ricorda un altro ex Tricolor, Ricardo Kaká. Il suo agente l’ha accostato al Liverpool nel mercato invernale, definendolo invece il nuovo De Bruyne.
Nell’Atlético Mineiro invece gioca l’altro classe 2004 seguito dagli scout europei, Sávio. Ala destra, ma di piede mancino, molto abile anche sui calci piazzati, ha una clausola rescissoria di 60 milioni ed è stato il capocannoniere del Sudamericano Under 15 del 2019.
Menzione d’onore, infine, per un talento che purtroppo non potremo vedere in azione: Talles Magno (2002). Trequartista o attaccante del retrocesso Vasco da Gama, molto simile per tipo di gioco a Gabriel Jesus, è stato acquistato dal NY City.
LE STELLE
Il giocatore più decisivo del Brasileirão è sicuramente Gabriel Barbosa, in arte Gabigol. Rientrato in sordina a casa dall’avventura interista, al Mengão ha trovato la sua dimensione, segnando 82 gol in 113 partite e ritrovando anche la nazionale.
I suoi compagni di squadra Gerson (ex Roma, eletto miglior centrocampista della scorsa stagione), De Arrascaeta (ala sinistra uruguaiana, nel top 11 2020 della prestigiosa rivista Placar), il difensore Rodrigo Caio (ciclicamente associato a varie squadre del Vecchio Continente) e l’esperto portiere Diego Alves (recordman con 23 rigori parati in carriera ne La Liga spagnola con Almería e Valencia) completano una squadra davvero ben costruita che vuole confermarsi per la terza volta.

Al Palmeiras puntano tutto sul loro trio di giovani stelle Gabriel Menino – Danilo – Gabriel Veron e sul miglior difensore del campionato, Gustavo Gómez , mentre gli ex nazionali di rientro Taison (Internacional) e Hulk (Atl. Mineiro) sperano ancora dire la loro.
Il centrocampo più completo sembra invece essere quello del Grêmio. Jean Pyerre (trequartista seguito dall’Atalanta), Matheus Henrique (classica mezzala box-to-box) e Pepê (ala su cui pare ci sia il Porto) garantiscono dinamismo e soprattutto qualità al club di Porto Alegre.
Completano il nostro elenco il già citato Dani Alves (da terzino a centrocampista col numero 10), che assieme a Igor Gomes guida il Tricolor, Kaio Jorge del Santos e Matias Zaracho dell’Atletico Mineiro.
La sorpresa potrebbe essere Claudinho, capitano del Red Bull Bragantino, capocannoniere dell’ultimo torneo con 18 gol, che punta a confermarsi questa stagione.
I FAVORITI
I rossoneri di Rio de Janeiro sono sicuramente la compagine favorita. Hanno l’organico più completo e lungo. Sarà da testare la tenuta sul lungo periodo di una squadra che già l’anno scorso con l’ex assistente di Pep Guardiola, Domènec Torrent (poi esonerato), aveva sofferto il doppio impegno.
Subito dietro, troviamo l’Internacional (capitanata dall’ex Udinese e Genoa Edenílson), squadra solida e che ha cambiato pochissimo, e l’Atlético Mineiro, che ha tra le sue file il miglior terzino del torneo, Guga.
I campioni della Libertadores 2020, il Palmeiras, come già detto, puntano forte sul loro trio di giovani stelle. Accanto a loro, un manipolo di veterani navigati, capitanati da Felipe Melo e dal terzo portiere della Seleção, Weverton. Con loro, i già citati Gómez e Luiz Adriano, oltre agli emergenti Raphael Veiga e Gustavo Scarpa.
Riuscirà il Flamengo a vincere il suo terzo titolo consecutivo, eguagliando nella storia il Santos di Pelé degli anni ’60 e il San Paolo di inizio millennio, guidato tra i pali proprio dall’attuale allenatore del Mengão?
